MAZINGA Z. Il predecessore (e non, come si potrebbe pensare da noi, il "nipote") del Grande Mazinga, questo robot ha avuto grande successo nel nostro Paese, a cominciare dalla sigla, ma soprattutto per il fatto che arrivó in un periodo in cui qualsiasi cosa che sparasse pugni atomici e raggi gamma era ormai destinata al successo. Caratterizzato dalla simpatia dei protagonisti e anche del robot, che non sembrava mai veramente troppo "serio" (dove si é mai visto un robot guidato da un aliante slittante?), é stato trasmesso per soli 51 degli originali 92 episodi, per cui solo in via indiretta abbiamo saputo quello che é successo nelle puntate finali della serie, in cui si realizza la congiunzione con la serie del Grande Mazinga.
La storia. Due scienziati, il dottor Juzo Kabuto e il dottor Inferno, durante una spedizione archeologica presso l'isola di Rodi ritrovano manufatti meccanici appartenuti ad un'antica civiltà. Sfruttando questa scoperta, Kabuto crea una lega artificiale resistentissima, il Japanium, con cui costruisce un robot meccanico destinato a difendere la Terra da qualsiasi nemico, Mazinga Z. Il Dottor Inferno vuole sfruttare l'invenzione di Kabuto per creare il suo personale esercito di robot con cui conquistare il mondo: invia quindi i suoi fedeli soldati, le maschere di ferro, ad assassinare il professore. Prima di morire, però, il dottor Kabuto riesce ad affidare al nipote Ryo (o Koji), accorso purtroppo troppo tardi in suo aiuto, il potente robot combattente. Il giovane porta il robot presso l'Istituto per la ricerca dell'energia fotoatomica, un laboratorio di ricerche guidato dal professor Yumi, un collega ed allievo del nonno morto.
Ryo Kabuto, o Koji per gli amici. Coraggioso e impulsivo, Ryo impara piano piano a padroneggiare il robot, in cui entra con un curioso veicolo volante, l'aliante slittante.
L'aliante entra in Mazinga. Una volta nel robot, cominciano le battaglie contro i mostri meccanici di Inferno: armi principali di Mazinga Z sono i raggi fotonici e i pugni atomici... Oltre al raggio termico e al raggio ciclonico, poi nominato tifone infernale in Mazinger..
Anche Mazinga Z dovrebbe avere un'aiutante al femminile, Afrodite A, guidata dalla figlia del professor Yumi, Sayaka. Dovrebbe, perché anche in questo caso la forza del robot femminile é davvero nulla. Andata completamente distrutta, Afrodite verrà ricostruita e potenziata, cambiando nome in Diana A.
La cosa davvero divertente nel "rapporto" tra Mazinga e Afrodite, é quanto siano “realistici” questi sentimenti umani di amore nei confronti del robot, fino ad arrivare a scenate di gelosia quando lui la "tradisce" con Minerva X, robot costruito dal dottor Inferno per distrarre Mazinga... (cose da pazzi!)
Nemici. Il dottor Inferno é ovviamente il nemico principale della serie: il suo genio folle lo porta a costruire i robot meccanici che di volta in volta attaccano Mazinga. Troverá la morte nella penultima puntata, per poi ritornare all'interno di un mostro di Mikene sotto il nome di grande Maresciallo delle Tenebre.
Suoi aiutanti sono uno strano essere ermafrodita da lui creato unendo due mezze mummie, una maschile e una femminile, il barone Ashura, e il conte Blocken, folle ufficiale nazista di cui si era salvata solo la testa, su cui Inferno ha impiantato un corpo da cyborg.
Nella seconda parte della serie la lotta contro Inferno infuria, con Koji e il suo robot che sono più volte vicini alla sconfitta, ma con grande forza di volontà il ragazzo supera anche gli ultimi attacchi dello scienziato pazzo e lo uccide. Ma proprio mentre i nostri eroi stanno celebrando il trionfo, arriva un nuovo potentissimo nemico: é l'impero di Mikene, che con i suoi potentissimi mostri guerrieri riduce subito a malpartito Mazinga Z.
La fine sembra vicina: Mazinga Z é ormai in pezzi e al pilota passa davanti tutta la sua vita, gli amici e coloro che hanno combattuto al suo fianco: ma proprio quando tutto sembra perduto, ecco arrivare un nuovo misterioso robot
Ovviamente é il grande Mazinga, inviato dal dottor Kabuto a salvare suo figlio e i suoi amici: il suo intervento spazza via i mostri di Mikene e dà inizio alla nuova saga.
Il successo. Serie non proprio entusiasmante se paragonata alle tre classiche di Go Nagai, ma comunque divertente ed emozionante abbastanza per noi ragazzini dell'epoca: come detto, arrivò in un periodo in cui era inevitabile avesse grande successo. SIGLA
Grande Mazinga. Grande Mazinga è una serie anime super robot creata dall'autore giapponese Go Nagai. La serie, composta di 56 episodi, si inserisce nello stesso universo narrativo al quale appartengono anche Ufo Robot Goldrake e Mazinga Z. Contemporaneamente all'anime fu sviluppato anche il manga, che Nagai affidò, come era accaduto per Mazinga Z, al suo collega Gosaku Ota. Il lavoro di Ota sviluppa meglio il carattere di alcuni personaggi e si rende parzialmente autonomo dalle vicende dell'anime; in Italia è stato pubblicato dalla casa editrice Granata Press e sta venendo ristampato dalla d/visual.
Trama. La storia inizia in pratica da dove terminava quella di Mazinga Z, anche grazie ad un episodio cinematografico che fa da ulteriore ponte fra le due serie (Mazinga Z contro il Generale Nero).
La Terra è sotto la minaccia dei Mikenes, un antico popolo mediterraneo che un cataclisma aveva costretto a rifugiarsi per millenni nelle viscere del pianeta, affidando la loro sopravvivenza a un sole artificiale. In età recente, un gruppo di ufficiali guidati dal Generale Nero, che hanno convertito i propri corpi in quelli di giganteschi automi, si impadronisce con la forza del regno e ne trasforma la popolazione (compreso il loro monarca Kerubinus) in soldati robot o in mostri da combattimento, con l'evidente scopo di iniziare una guerra di conquista. I Mikenes prestano dapprima un certo aiuto al Dottor Hell, impegnato nella sua lotta contro Mazinga Z, ma, preso atto della sconfitta dello scienziato, decidono di sferrare un attacco diretto alla Terra. I loro mostri distruggono Tokyo e altre metropoli mondiali e, nell'arco di due violenti scontri, danneggiano in modo gravissimo Mazinga Z, nuovamente intervenuto sul campo di battaglia. A questo punto, però, compare all'improvviso un nuovo robot di nome Grande Mazinga, fatto costruire segretamente da Kenzo Kabuto, che affronta con inusitata energia i giganti mikenes e riesce ad abbatterli. Da quel momento ha inizio una nuova guerra, e di conseguenza la seconda serie animata.
Il Grande Mazinga riprende ed evolve la tecnologia di Mazinga Z: corazzato con una nuova superlega (chiamata Nuova Zeta o NZ), è anche più alto (25 metri) e meglio armato: può ad esempio lanciare potentissime scariche elettriche e scagliare un boomerang che porta sul petto. Possiede inoltre la capacità di volare da solo grazie a due ali retrattili che porta sulla schiena, mentre Mazinga Z doveva attendere l'invio del Jet Scrander, uno speciale modulo al quale agganciarsi.
La nuova base di difesa terrestre viene stabilita nella Fortezza della Scienza (o delle Scienze), un complesso sulle rive giapponesi dell'oceano Pacifico che può anche immergersi e volare con la parte superiore. A dirigerla è Kenzo Kabuto, figlio di Yuzo (l'anziano costruttore di Mazinga Z), nonché padre di Koji Kabuto (il pilota di Mazinga Z, in Italia ribattezzato Ryo) e del fratello minore Shiro.
Come in Mazinga Z, al Grande Mazinga viene affiancato un secondo robot di sembianze femminili, ma di minore potenza: si chiama Venus Alfa ed è pilotato da Jun Hono, una ragazza mulatta (è figlia di una giapponese e di un africano) che vive anch'essa alla base, senza che tra lei e Tetsuya nasca un legame sentimentale diverso da un'amicizia/rivalità.
Ai due si aggiungono infine il Boss Robot, che dopo l'esperienza al fianco di Koji si sposta in un capannone a poche centinaia di metri dalla fortezza, e molto più avanti il Junior Robot, un automa costruito da Kenzo Kabuto per il figlio Shiro, ma assai raramente impiegato nei combattimenti viste le sue modeste possibilità.
Nonostante riporti spesso danni rilevanti, il Grande Mazinga esce vincitore da ogni battaglia.
Nell'ultimo episodio il Grande Mazinga e Mazinga Z si ritirano dalla scena: c'è anche un episodio cinematografico Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga, in cui tutti i robot vengono collocati nel Museo dei robot nei pressi di Tokyo, dove sono diventati simboli di pace.
I due mazinga insieme
Scheda tecnica del Grande Mazinga
Altezza: 25 metri
Peso: 32 tonnellate
Potenza: 90.000 CV (cavalli vapore)
Forza di presa: 250 tonnellate
Falcata: 7,5 metri
Velocità al passo: 70 km/h
Velocità in corsa: 450 km/h
Velocità in acqua: 25 nodi
Salto in elevazione: 30 metri
Velocità massima: 4000 km/h
Massima altitudine: 50000 metri
Composizione: Super Lega Nz
I personaggi.
- Il dottor Kabuto
Kabuto é il padre di Koji, pilota di Mazinga Z, e del piccolo Shiro, ma per pilota del Grande Mazinga sceglie il giovane Tetsuya Tsurugi, un ragazzo orfano che adotta e sottopone fin da piccolo a durissimi allenamenti per farne il pilota del robot.
- Coraggioso quanto egocentrico, Tetsuya pilota la navicella chiamata Brain Condor, che si incastra nella testa del Grande Mazinga permettendo all'eroe di prenderne il comando.
- Per aiutare Mazinga, Kabuto costruisce anche Venus Alfa, robot dall'aspetto femminile che affida alla giovane Jun Hono: in realtà, Venus finisce spesso per intralciare l'azione di Tetsuya, quasi sempre distrutta dai robot di Mikene (ma quanto costano, 'sti robot? che, li trovavano nelle patatine?).
- Altro aiutante molto pasticcione dell'eroe é Boss Robot, astruso ammasso di parti meccaniche creato da Boss, il bullo locale innamorato follemente di Jun e per questo in perenne atteggiamento di rivalità con Tetsuya. Distrutto durante tutte le battaglie contro i mostri guerrieri di Mikene, molte volte si rivelerà fondamentale per permettere a Tetsuya di conquistare la vittoria.
- I nemici di Mazinga sono gli appartenenti a una razza che ha cambiato i propri corpi in quelli di giganteschi automi con una seconda testa, solitamente incastonata nel torace. L'esercito di Mikene viene guidato dall'Imperatore delle Tenebre, e in modo più operativo dal Generale Nero, che ha sotto di sé sette generali (ognuno dei quali rappresenta un mondo animale), più il ministro Argos, capo dei servizi segreti, il duca Gorgon e la marchesa Yanus.
- Il generale Argos e i suoi due vicecomandanti, il duca Gorgon e la marchesa Yanus.
Armi e battaglie. Una volta che Tetsuya si aggancia con il Brian condor nella testa del robot, la potenza distruttrice di Mazinga si scatena contro i mostri di Mikene:
Il super robot. Si inizia con il classico doppio fulmine, con cui Mazinga convoglia la forza dei fulmini sulle corna-antenne, per poi scaricarli con il dito... Tramite un satellite orbitante, il Grande Mazinga raccoglie l'energia elettrostatica presente nell'atmosfera, la raccoglie negli elettrodi ai lati della testa e la lancia contro il bersaglio incanalandola attraverso le dita. Praticamente un vero e proprio fulmine: solo i nemici adeguatamente protetti possono resistere a questo genere di arma. Il Doppio Fulmine, infatti, è in grado di generare potentissimi campi elettromagnetici, in grado di destabilizzare anche corone di plasma ad altissima temperatura.
Si prosegue con il raggio gamma e il grande boomerang...
Il raggio gamma è un raggio di calore emesso dalla piastra rossa a forma "V" sul petto. Quello del Grande Mazinga è però più potente ed arriva ad una temperatura di 40000 gradi; all'occorenza può essere convertito in un raggio congelantore -40000 gradi
Il grande boomerang rimuove la piastra rossa a forma "V" sul petto e la lancia come un boomerang. E si termina con la mitica spada diabolica, l'arma definitiva per infliggere l'ultimo colpo ai mostri extraterrestri.
Altre armi. Pugno atomico (Atomic Punch). I pugni si distaccano dall'avambraccio del robot e, comandati a distanza, possono colpire il nemico assumendo un moto rotatorio grazie alla lama/timone di cui sono dotati.
Pugno atomico rotante (Drill Pressure Punch). I pugni atomici rotanti si distaccano dall'avambraccio del robot, con la fuoriuscita comandata, sulla loro superficie laterale, di lame sagomate a turbina che conferiscono all'arma una rotazione ad altissima velocità. Ideati dal professor Tonda ed inaugurati nella puntata "Operazione pugno atomico", sono una variante potenziata del pugno atomico, già peraltro usato da Mazinga Z
Gran Tifone (Great Typhoon). Folata d'aria emessa dalla bocca di Mazinga. La raffica di vento, tanto da sollevare il nemico da terra
Missile Centrale (Nerble Missile). E'un missile lanciato dal bacino del Grande Mazinga
Calcio distruttore. Grossa lama tagliente che fuoriesce dagli stinchi del Grande Mazinga, rendendone i calci più devastanti
Punta d'Acciaio. Punta di metallo che esce dal ginocchio di Mazinga, dall'alta resistenza
Booster Beam: Un potente raggio laser.
Il successo. Il Grande Mazinga appare anche in altri quattro film quasi contemporanei alla serie (Il Grande Mazinga contro Getta Robot, Il Grande Mazinga contro Getta Robot G, Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga e Ufo Robot Goldrake, Getta Robot G ed il Grande Mazinga contro il Dragosauro), e molti anni più tardi nell'OAV di sette episodi Mazinkaiser e nell'OAV unico Mazinkaiser contro il Generale Nero. Quest'ultimo è una spettacolare rivisitazione - della durata di circa un'ora - della serie di film degli anni settanta. Il ruolo del robot è peraltro limitato, dato che viene presto danneggiato in una battaglia nella baia di New York e costretto a lasciare il passo a Mazinkaiser.
L'influenza del personaggio si ritrova anche in Mazinsaga, un recente manga di Nagai - rimasto incompiuto - che rielabora la storia di Mazinga Z: il robot bionico protagonista, seppure chiamato Z e animato da Koji (c'è anche Tetsuya, ma in una parte minore) assomiglia molto più al Grande Mazinga che non al capostipite della serie. SIGLA
La storia. Due scienziati, il dottor Juzo Kabuto e il dottor Inferno, durante una spedizione archeologica presso l'isola di Rodi ritrovano manufatti meccanici appartenuti ad un'antica civiltà. Sfruttando questa scoperta, Kabuto crea una lega artificiale resistentissima, il Japanium, con cui costruisce un robot meccanico destinato a difendere la Terra da qualsiasi nemico, Mazinga Z. Il Dottor Inferno vuole sfruttare l'invenzione di Kabuto per creare il suo personale esercito di robot con cui conquistare il mondo: invia quindi i suoi fedeli soldati, le maschere di ferro, ad assassinare il professore. Prima di morire, però, il dottor Kabuto riesce ad affidare al nipote Ryo (o Koji), accorso purtroppo troppo tardi in suo aiuto, il potente robot combattente. Il giovane porta il robot presso l'Istituto per la ricerca dell'energia fotoatomica, un laboratorio di ricerche guidato dal professor Yumi, un collega ed allievo del nonno morto.
Ryo Kabuto, o Koji per gli amici. Coraggioso e impulsivo, Ryo impara piano piano a padroneggiare il robot, in cui entra con un curioso veicolo volante, l'aliante slittante.
L'aliante entra in Mazinga. Una volta nel robot, cominciano le battaglie contro i mostri meccanici di Inferno: armi principali di Mazinga Z sono i raggi fotonici e i pugni atomici... Oltre al raggio termico e al raggio ciclonico, poi nominato tifone infernale in Mazinger..
Anche Mazinga Z dovrebbe avere un'aiutante al femminile, Afrodite A, guidata dalla figlia del professor Yumi, Sayaka. Dovrebbe, perché anche in questo caso la forza del robot femminile é davvero nulla. Andata completamente distrutta, Afrodite verrà ricostruita e potenziata, cambiando nome in Diana A.
La cosa davvero divertente nel "rapporto" tra Mazinga e Afrodite, é quanto siano “realistici” questi sentimenti umani di amore nei confronti del robot, fino ad arrivare a scenate di gelosia quando lui la "tradisce" con Minerva X, robot costruito dal dottor Inferno per distrarre Mazinga... (cose da pazzi!)
Nemici. Il dottor Inferno é ovviamente il nemico principale della serie: il suo genio folle lo porta a costruire i robot meccanici che di volta in volta attaccano Mazinga. Troverá la morte nella penultima puntata, per poi ritornare all'interno di un mostro di Mikene sotto il nome di grande Maresciallo delle Tenebre.
Suoi aiutanti sono uno strano essere ermafrodita da lui creato unendo due mezze mummie, una maschile e una femminile, il barone Ashura, e il conte Blocken, folle ufficiale nazista di cui si era salvata solo la testa, su cui Inferno ha impiantato un corpo da cyborg.
Nella seconda parte della serie la lotta contro Inferno infuria, con Koji e il suo robot che sono più volte vicini alla sconfitta, ma con grande forza di volontà il ragazzo supera anche gli ultimi attacchi dello scienziato pazzo e lo uccide. Ma proprio mentre i nostri eroi stanno celebrando il trionfo, arriva un nuovo potentissimo nemico: é l'impero di Mikene, che con i suoi potentissimi mostri guerrieri riduce subito a malpartito Mazinga Z.
La fine sembra vicina: Mazinga Z é ormai in pezzi e al pilota passa davanti tutta la sua vita, gli amici e coloro che hanno combattuto al suo fianco: ma proprio quando tutto sembra perduto, ecco arrivare un nuovo misterioso robot
Ovviamente é il grande Mazinga, inviato dal dottor Kabuto a salvare suo figlio e i suoi amici: il suo intervento spazza via i mostri di Mikene e dà inizio alla nuova saga.
Il successo. Serie non proprio entusiasmante se paragonata alle tre classiche di Go Nagai, ma comunque divertente ed emozionante abbastanza per noi ragazzini dell'epoca: come detto, arrivò in un periodo in cui era inevitabile avesse grande successo. SIGLA
Grande Mazinga. Grande Mazinga è una serie anime super robot creata dall'autore giapponese Go Nagai. La serie, composta di 56 episodi, si inserisce nello stesso universo narrativo al quale appartengono anche Ufo Robot Goldrake e Mazinga Z. Contemporaneamente all'anime fu sviluppato anche il manga, che Nagai affidò, come era accaduto per Mazinga Z, al suo collega Gosaku Ota. Il lavoro di Ota sviluppa meglio il carattere di alcuni personaggi e si rende parzialmente autonomo dalle vicende dell'anime; in Italia è stato pubblicato dalla casa editrice Granata Press e sta venendo ristampato dalla d/visual.
Trama. La storia inizia in pratica da dove terminava quella di Mazinga Z, anche grazie ad un episodio cinematografico che fa da ulteriore ponte fra le due serie (Mazinga Z contro il Generale Nero).
La Terra è sotto la minaccia dei Mikenes, un antico popolo mediterraneo che un cataclisma aveva costretto a rifugiarsi per millenni nelle viscere del pianeta, affidando la loro sopravvivenza a un sole artificiale. In età recente, un gruppo di ufficiali guidati dal Generale Nero, che hanno convertito i propri corpi in quelli di giganteschi automi, si impadronisce con la forza del regno e ne trasforma la popolazione (compreso il loro monarca Kerubinus) in soldati robot o in mostri da combattimento, con l'evidente scopo di iniziare una guerra di conquista. I Mikenes prestano dapprima un certo aiuto al Dottor Hell, impegnato nella sua lotta contro Mazinga Z, ma, preso atto della sconfitta dello scienziato, decidono di sferrare un attacco diretto alla Terra. I loro mostri distruggono Tokyo e altre metropoli mondiali e, nell'arco di due violenti scontri, danneggiano in modo gravissimo Mazinga Z, nuovamente intervenuto sul campo di battaglia. A questo punto, però, compare all'improvviso un nuovo robot di nome Grande Mazinga, fatto costruire segretamente da Kenzo Kabuto, che affronta con inusitata energia i giganti mikenes e riesce ad abbatterli. Da quel momento ha inizio una nuova guerra, e di conseguenza la seconda serie animata.
Il Grande Mazinga riprende ed evolve la tecnologia di Mazinga Z: corazzato con una nuova superlega (chiamata Nuova Zeta o NZ), è anche più alto (25 metri) e meglio armato: può ad esempio lanciare potentissime scariche elettriche e scagliare un boomerang che porta sul petto. Possiede inoltre la capacità di volare da solo grazie a due ali retrattili che porta sulla schiena, mentre Mazinga Z doveva attendere l'invio del Jet Scrander, uno speciale modulo al quale agganciarsi.
La nuova base di difesa terrestre viene stabilita nella Fortezza della Scienza (o delle Scienze), un complesso sulle rive giapponesi dell'oceano Pacifico che può anche immergersi e volare con la parte superiore. A dirigerla è Kenzo Kabuto, figlio di Yuzo (l'anziano costruttore di Mazinga Z), nonché padre di Koji Kabuto (il pilota di Mazinga Z, in Italia ribattezzato Ryo) e del fratello minore Shiro.
Come in Mazinga Z, al Grande Mazinga viene affiancato un secondo robot di sembianze femminili, ma di minore potenza: si chiama Venus Alfa ed è pilotato da Jun Hono, una ragazza mulatta (è figlia di una giapponese e di un africano) che vive anch'essa alla base, senza che tra lei e Tetsuya nasca un legame sentimentale diverso da un'amicizia/rivalità.
Ai due si aggiungono infine il Boss Robot, che dopo l'esperienza al fianco di Koji si sposta in un capannone a poche centinaia di metri dalla fortezza, e molto più avanti il Junior Robot, un automa costruito da Kenzo Kabuto per il figlio Shiro, ma assai raramente impiegato nei combattimenti viste le sue modeste possibilità.
Nonostante riporti spesso danni rilevanti, il Grande Mazinga esce vincitore da ogni battaglia.
Nell'ultimo episodio il Grande Mazinga e Mazinga Z si ritirano dalla scena: c'è anche un episodio cinematografico Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga, in cui tutti i robot vengono collocati nel Museo dei robot nei pressi di Tokyo, dove sono diventati simboli di pace.
I due mazinga insieme
Scheda tecnica del Grande Mazinga
Altezza: 25 metri
Peso: 32 tonnellate
Potenza: 90.000 CV (cavalli vapore)
Forza di presa: 250 tonnellate
Falcata: 7,5 metri
Velocità al passo: 70 km/h
Velocità in corsa: 450 km/h
Velocità in acqua: 25 nodi
Salto in elevazione: 30 metri
Velocità massima: 4000 km/h
Massima altitudine: 50000 metri
Composizione: Super Lega Nz
I personaggi.
- Il dottor Kabuto
Kabuto é il padre di Koji, pilota di Mazinga Z, e del piccolo Shiro, ma per pilota del Grande Mazinga sceglie il giovane Tetsuya Tsurugi, un ragazzo orfano che adotta e sottopone fin da piccolo a durissimi allenamenti per farne il pilota del robot.
- Coraggioso quanto egocentrico, Tetsuya pilota la navicella chiamata Brain Condor, che si incastra nella testa del Grande Mazinga permettendo all'eroe di prenderne il comando.
- Per aiutare Mazinga, Kabuto costruisce anche Venus Alfa, robot dall'aspetto femminile che affida alla giovane Jun Hono: in realtà, Venus finisce spesso per intralciare l'azione di Tetsuya, quasi sempre distrutta dai robot di Mikene (ma quanto costano, 'sti robot? che, li trovavano nelle patatine?).
- Altro aiutante molto pasticcione dell'eroe é Boss Robot, astruso ammasso di parti meccaniche creato da Boss, il bullo locale innamorato follemente di Jun e per questo in perenne atteggiamento di rivalità con Tetsuya. Distrutto durante tutte le battaglie contro i mostri guerrieri di Mikene, molte volte si rivelerà fondamentale per permettere a Tetsuya di conquistare la vittoria.
- I nemici di Mazinga sono gli appartenenti a una razza che ha cambiato i propri corpi in quelli di giganteschi automi con una seconda testa, solitamente incastonata nel torace. L'esercito di Mikene viene guidato dall'Imperatore delle Tenebre, e in modo più operativo dal Generale Nero, che ha sotto di sé sette generali (ognuno dei quali rappresenta un mondo animale), più il ministro Argos, capo dei servizi segreti, il duca Gorgon e la marchesa Yanus.
- Il generale Argos e i suoi due vicecomandanti, il duca Gorgon e la marchesa Yanus.
Armi e battaglie. Una volta che Tetsuya si aggancia con il Brian condor nella testa del robot, la potenza distruttrice di Mazinga si scatena contro i mostri di Mikene:
Il super robot. Si inizia con il classico doppio fulmine, con cui Mazinga convoglia la forza dei fulmini sulle corna-antenne, per poi scaricarli con il dito... Tramite un satellite orbitante, il Grande Mazinga raccoglie l'energia elettrostatica presente nell'atmosfera, la raccoglie negli elettrodi ai lati della testa e la lancia contro il bersaglio incanalandola attraverso le dita. Praticamente un vero e proprio fulmine: solo i nemici adeguatamente protetti possono resistere a questo genere di arma. Il Doppio Fulmine, infatti, è in grado di generare potentissimi campi elettromagnetici, in grado di destabilizzare anche corone di plasma ad altissima temperatura.
Si prosegue con il raggio gamma e il grande boomerang...
Il raggio gamma è un raggio di calore emesso dalla piastra rossa a forma "V" sul petto. Quello del Grande Mazinga è però più potente ed arriva ad una temperatura di 40000 gradi; all'occorenza può essere convertito in un raggio congelantore -40000 gradi
Il grande boomerang rimuove la piastra rossa a forma "V" sul petto e la lancia come un boomerang. E si termina con la mitica spada diabolica, l'arma definitiva per infliggere l'ultimo colpo ai mostri extraterrestri.
Altre armi. Pugno atomico (Atomic Punch). I pugni si distaccano dall'avambraccio del robot e, comandati a distanza, possono colpire il nemico assumendo un moto rotatorio grazie alla lama/timone di cui sono dotati.
Pugno atomico rotante (Drill Pressure Punch). I pugni atomici rotanti si distaccano dall'avambraccio del robot, con la fuoriuscita comandata, sulla loro superficie laterale, di lame sagomate a turbina che conferiscono all'arma una rotazione ad altissima velocità. Ideati dal professor Tonda ed inaugurati nella puntata "Operazione pugno atomico", sono una variante potenziata del pugno atomico, già peraltro usato da Mazinga Z
Gran Tifone (Great Typhoon). Folata d'aria emessa dalla bocca di Mazinga. La raffica di vento, tanto da sollevare il nemico da terra
Missile Centrale (Nerble Missile). E'un missile lanciato dal bacino del Grande Mazinga
Calcio distruttore. Grossa lama tagliente che fuoriesce dagli stinchi del Grande Mazinga, rendendone i calci più devastanti
Punta d'Acciaio. Punta di metallo che esce dal ginocchio di Mazinga, dall'alta resistenza
Booster Beam: Un potente raggio laser.
Il successo. Il Grande Mazinga appare anche in altri quattro film quasi contemporanei alla serie (Il Grande Mazinga contro Getta Robot, Il Grande Mazinga contro Getta Robot G, Ufo Robot Goldrake contro il Grande Mazinga e Ufo Robot Goldrake, Getta Robot G ed il Grande Mazinga contro il Dragosauro), e molti anni più tardi nell'OAV di sette episodi Mazinkaiser e nell'OAV unico Mazinkaiser contro il Generale Nero. Quest'ultimo è una spettacolare rivisitazione - della durata di circa un'ora - della serie di film degli anni settanta. Il ruolo del robot è peraltro limitato, dato che viene presto danneggiato in una battaglia nella baia di New York e costretto a lasciare il passo a Mazinkaiser.
L'influenza del personaggio si ritrova anche in Mazinsaga, un recente manga di Nagai - rimasto incompiuto - che rielabora la storia di Mazinga Z: il robot bionico protagonista, seppure chiamato Z e animato da Koji (c'è anche Tetsuya, ma in una parte minore) assomiglia molto più al Grande Mazinga che non al capostipite della serie. SIGLA
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